







Porta Degli Angeli, Ferrara
Curated by Angelo Andreotti
March 9 – April 14, 2002
VIA VAI PONTESPOSITIVO. The first protagonists of this five-act series were Roberta Cavallari and Lucia Anselmi, who brought Il gioco del mondo inside the Porta, a game that is typically played outdoors, on the sidewalk or in a meadow, with the implicit metaphor of an interpretation of life in a fiercely extreme way: once the journey begins, there are no exits or loss of balance allowed.
(catalogue excerpt)
The theme of play, approached in a metaphorical key, is the main thread of the artists’ two-person exhibition titled Il gioco del mondo. For the Porta degli Angeli, a site-specific installation was created with a synthetic lawn that occupies the upper floor, on which the game of the world was drawn in life size. The video, which documents the performance Il gioco del mondo held at the Parco della Montagnola in Bologna, was projected onto a monitor placed on the synthetic lawn. The exhibition also includes two other installations: one photographic, which documents the same performance, and a second video installation titled Mexico City. For the latter, small monitors display scenes from a public garden in the outskirts of Mexico City. The theme of play is approached here in the absence of human figures, but through the sounds of the city in the background.
VIA VAI PONTESPOSITIVO. I primi protagonisti di questa rassegna in cinque atti sono stati Roberta Cavallari e Lucia Anselmi, che hanno portato all’interno della porta Il gioco del mondo, un gioco cioè tipicamente esterno, da marciapiede oppure da prato, con l’implicita metafora di un’interpretazione della vita in chiave estremamente feroce: il percorso, una volta iniziato, non permette uscite né perdita di equilibrio.
(estratto dal catalogo)
Il tema del gioco, trattato in chiave metaforica, è il filo conduttore della personale a quattro mani delle artiste, dal titolo Il gioco del mondo. Per la Porta degli Angeli è stato realizzato un allestimento site-specific con un prato sintetico che occupa il piano superiore, su cui è stato disegnato il gioco del mondo a grandezza naturale. Il video, che documenta la performance Il gioco del mondo realizzata al Parco della Montagnola di Bologna, è stato proiettato su un monitor posto sopra il prato sintetico. La mostra include anche altre due installazioni: una fotografica, che documenta la stessa performance, e una seconda videoinstallazione dal titolo Mexico City. Per quest’ultima, piccoli monitor presentano scene di un giardino pubblico nella periferia di Città del Messico. Il tema del gioco è trattato qui in assenza di presenze umane, ma attraverso i suoni della città in sottofondo.
The Game of the World, 2001, video installation, monitor, synthetic grass.
The Game of the World, C-print, 30 x 40 cm.