




Courtesy of Tenuta dello Scompiglio, Lucca, 2011, 9′
Performance by Roberta Cavallari
Project by Roberta Cavallari and Lucia Anselmi
RESTANDO UMANI. This video draws attention to the female body as a contested territory of freedom. In 2011, Roberta Cavallari, in collaboration with Lucia Anselmi, participated in the performance series Relazioni Interpersonali, curated by Angel Moya Garcia, at Tenuta dello Scompiglio in Lucca, where she created a site-specific installation with charcoal in the estate’s lemon house. Centered on the obsessive act of eating sweet charcoal, the action was at some point interrupted by the programmed sound of numerous alarm clocks placed within the installation, alongside various photographic prints taken from newspaper clippings. This interruption marked the beginning of the second part of the performance, in which the artist engaged in a dynamic ritual of collecting the photographs one by one until her exit from the scene. This act of gathering the images reveals the desire to embrace a political and social commitment and, above all, to redeem the sense of guilt of being, as a Western woman, a body marked by capitalist culture.
RESTANDO UMANI. Questo video pone l’attenzione sul corpo femminile come territorio conteso di libertà. Nel 2011, Roberta Cavallari, in collaborazione con Lucia Anselmi, ha partecipato alla rassegna di performance Relazioni Interpersonali, curata da Angel Moya Garcia, presso la Tenuta dello Scompiglio a Lucca, dove ha creato un’installazione site-specific con del carbone nella limonaia del parco. Incentrata sull’atto ossessivo di mangiare carbone dolce, l’azione, a un certo punto, veniva interrotta dal suono programmato di numerose sveglie dislocate nell’installazione, accanto a diverse stampe fotografiche tratte da ritagli di quotidiani. Questa interruzione dava avvio alla seconda parte della performance, in cui l’artista iniziava un rituale dinamico di raccolta delle fotografie, una ad una, fino alla sua uscita di scena. Questo gesto di raccolta esprime il desiderio di assumere un impegno politico e sociale e, soprattutto, di riscattare il senso di colpa di essere, come donna occidentale, un corpo segnato dalla cultura capitalista.